ARIANNA PORCELLI SAFONOV
PROGETTI
Programma TV - LaEffe
Un viaggio da Nord a Sud per raccontare oltre ogni luogo comune, le storie di giovani italiani che hanno deciso di abbandonare le grandi metropoli per trasferirsi e lavorare in campagna, alla ricerca di uno stile di vita sostenibile.
Reading show
Il Rìding Tristocomico è uno show informale a metà strada tra reading e performance d'improvvisazione che include il repertorio vasto e variabile dei monologhi di satira sociale scritti da Arianna.
Spettacolo teatrale
Nato dalla collaborazione con l'artista ed illustratore Steve Magnani, Piaghe è uno spettacolo teatrale multimediale con 7 monologhi scritti ed interpretati da Arianna sui castighi contemporanei. Una catechesi con le parolacce che gode dell'interazione grafica delle videotele disegnate da Steve.
Satira sociale
Un progetto composto da quattro monologhi scritti da Arianna e dal contributo di Claudio Silighini col suo reportage lungo la Via dei Balcani.
Scritto per far ridere ed indignare ma soprattutto per comprendere il rapporto tra l'uomo contemporaneo ed il fenomeno della Migrazione.
CIBO, VINO ED ALTRI CASTIGHI SOCIALI
Reading show
Tutto il repertorio di Arianna dedicato al grande circo della cucina: l’ipocrisia del biologico industriale, l’ambizione degli chef televisivi, l'ossessione per il chilometro zero, i presunti vini naturali, il lato ridicolo delle degustazioni, del food-blogging e di molte altre patologie legate al grande business del food&wine. Ridere per salvarsi e per prendere sul serio il buon cibo, non chi lo recensisce perchè quando qualcosa di vitale diviene presuntuoso è bene difendersi. Leggi la scheda
elettrocausticae
Spettacolo elettronico
Il progetto Elettrocausticae nasce dalla collaborazione con il duo di musica elettronica Mowman. Manuel Attanasio (voce ed elettronica), Roberto Schirru (batteria elettronica) ed Arianna offrono sul palco la congiunzione fra suoni elettronici e satira.
TUMORISMO
Satira sociale
Ideato da Arianna e scritto, a quattro mani, con Sarah Carla Frasca, tecnico di radioterapia all’IT di Milano e attrice comica, Tumorismo è uno spettacolo interamente dedicato al tema oncologico visto dal punto di vista del paziente, dell'operatore e del comico. Leggi la scheda
Scrittura extra-editoriale
Madame Pipì è il contenitore di tutti i pezzi scritti da Arianna, il quartier generale dove vengono fabbricate le invettive che poi verranno adattate per i progetti scenici o video.
Rivista
ReWriters è una testata giornalistica nata con l'intento di riscrivere la materia dell’oggi a partire dalla cultura.
Rewriters è digitale ma anche cartaceo attraverso la pubblicazione di una collana editoriale indipendente e autoprodotta, un libro tascabile mensile.
Arianna collabora sia al formato digitale, curando la rubrica satirica "Andrà tutto bene tranne noi", che al mag-book cartaceo con racconti inediti.
LIBRI
Nel 2008 Arianna attiva il blog di Madame Pipì, un contenitore di racconti e brevi invettive contro i drammi di costume sociale della nostra epoca.
Dal 2014 scrive libri per Fazi Editore: Fottuta Campagna (2015), una collana di racconti sull'esperienza di vita di Arianna in cima agli Appennini tra Lombardia e Liguria molto distante dalla surreale moda contemporanea del Green.
Il secondo libro è Storie di Matti (2017), un intenso viaggio tra le persone perbene ammalate di società odierna nel loro giorno di crisi universale. Una riflessione cinica e tenera sulla nostra epoca contemporanea che vorrebbe obbligarci al contenimento, a ricordarci i tempi malsani pre-Basaglia.
FOTTUTA CAMPAGNA
Quante volte vi è capitato di desiderare di mollare tutto per trasferirvi in campagna e tornare all’agricoltura?
E se siete immuni da questo sogno ecologico maldestro, quante persone conoscete che vorrebbero aprire un agriturismo, un’azienda biologica o avere il caminetto, l’orto e la camera da letto che affaccia su valli incontaminate?
Ma soprattutto quante di queste persone hanno realizzato questo progetto con gioia e tranquillità?
Campagna: se molti la sognano ma pochissimi ci vanno a vivere, ci sarà un motivo?
Si. Anzi, ce ne sono molti, tutti validissimi e fedelmente trascritti in questa raccolta di resoconti dell’esperienza tragicomica che Arianna ha vissuto in prima persona.
Appena trentenne, ipnotizzata dal fuoco fatuo del mondo biologico e ammalata di Depressione Urbana, Arianna decide di affittare un fienile sperduto tra le colline pavesi appena prima degli Appennini, e di trasferircisi da sola.
Dal primo giorno del suo “suicidio ecologico”, capisce però che il trend del Green non è esattamente quello raccontato nei bistrot biologici di città dove comprava il vino naturale e le polpettine di grano saraceno.
Mentre crolla miseramente l’illusione che il mondo biologico sia patinato e chic, entrano in punta di piedi storie e personaggi indimenticabili, coraggiosi e drammaticamente comici che aiutano l’autrice a stilare un vero e proprio manuale di sopravvivenza per sottomettere la grande massa verde.
STORIE DI MATTI
Che ci capiti o no di vederli, i matti sono tra noi. Per strada, alle poste, ai matrimoni. Sono moltissimi e forse più pericolosi di quelli di una volta rinchiusi in manicomio: hanno solo cambiato i connotati.
I matti della porta accanto sono un movimento sempre più evidente e distruttivo. Quelli malati di socialità sono a briglia sciolta all’apericena o in fila dal nutrizionista. La loro versione 2.0 è composta per la maggior parte da persone dichiarate normali, pregevoli, da conoscere, imitare o invitare alle feste. Ma la cosa che più ghiaccia il sangue è la loro evoluzione. I matti odierni non solo si sono inseriti nel tessuto sociale come se niente fosse, ma sono riusciti a piazzarsi ai piani alti dei grattacieli o dei governi. Oppure sono in vestaglia ad annaffiare i cespugli di bosso nel nostro pianerottolo ogni mattina alla stessa ora, sono in fila con noi al supermercato, pronti a linciarci se chiediamo di passare avanti perché abbiamo solo il detersivo da pagare. O, ancora, sono nel nostro letto da vent’anni. I nuovi pazzi sono i nostri sindaci, i nostri tabaccai, nostra moglie, nostro marito, il nostro amministratore delegato, l’amica di nostra figlia o semplicemente il tipo che ci siede accanto in treno.
I pazzi sono tra noi e hanno un sacco di like.
ECO DI BERGAMO
Intervista
RESTO DEL CARLINO
Tumorismo
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